Mi sono spesso domandato il significato delle parole Punk e Hardcore agli occhi di tutti gli altri, quelli “normali”, e cosa volesse dire fare musica Punk o Hardcore ...
La musica ha segnato la mia vita, fin da ragazzino; ora mi ritrovo a realizzare l’ennesimo dischetto e lo faccio con l’immutato entusiasmo di sempre, insieme ai miei compagni di viaggio. Qui dentro ci sono i Superjack, è un nostro prodotto (che brutta parola per indicare il risultato di un lavoro espressivo!), è una parte di noi stessi che faticosamente abbiamo curato e realizzato, insomma, in qualche modo abbiamo fatto si che questa accozzaglia di suoni e parole, oltre a suonare nei nostri cuori, potesse suonare anche non dico nei vostri, ma per lo meno nelle vostre orecchie. Insomma, l’abbiamo resa ascoltabile mettendoci dentro tutta la nostra gioia, si, ma anche la nostra tristezza e la nostra rabbia; e non importa se con le voci pulitine o quasi intonate, le chitarre taglenti o arpeggiate, i ritmi saltellanti o un p0’ sgangherati. Noi siamo anche tutto questo.
Siamo un gruppo Hardcore?
Credo proprio di si! Hardcore non si misura nella velocità della batteria, neanche nella melodia delle canzoni e tantomeno nei testi ululati o miagolati. Si misura nei fatti, nelle emozioni e nella coerenza riportati nella vita di tutti i giorni, quella reale che vivi giù dal palco, fuori dal furgone, quando incontri il collega o il compagno, quando vai a fare la spesa o quando dai una carezza a qualcuno.
Questo è un fottuto disco Punk?
Credo proprio di si!
Siamo abbastanza sporchi oppure suoniamo troppo Mod?
Sinceramente me ne fotto! E’ un problema che lascio ad altri.
Mi sono spesso domandato il significato delle parole Punk e Hardcore agli occhi di tutti gli altri, quelli “normali”, e cosa volesse dire are musica Punk o Hardcore.
La risposta a tutto questo, chiaramente, la conosco da parecchio, ma da un po’ di tempo il sapere cosa ne pensano gli altri, sinceramente non mi interessa più. Come cantavano i Kina nel 1984 “Faccio quello in cui io credo e il resto poco importa”, e così tutti gli altri, quelli “normali”, pensino un po’ quello che gli pare!