Vedendo questo
disco, risentendo questi pezzi mi viene un po' di malinconia. Ripenso
a quegli anni con tanti moduli in meno da compilare e tanta poesia
da vivere sulla strada, kilometro dopo kilometro, un passaggio strappato
alla fortuna dopo l'altro e soprattutto mi torna in mente la "nostra"
Berlino. Quella che abbiamo scoperto quella sera di Luglio dell'
84. Finalmente superata la frontiera di Dreilinden, con la vecchia
Dyane di Sergio ci siamo tuffati nell'aria caldo-umida che sa solo
di smog nella citta' piu' grigia del mondo. Non esiste piu' quella
Berlino. La Berlino delle case occupate sulla Mariannenplatz, Kreutzberg
che era un piccolo villaggio nella metropoli dove potevi trovare
per caso degli amici sulla Oranienstrasse o a Kotti. Quante volte
siamo saliti sulle scalette di legno per vedere di la' del muro
quelle case grigie e quelle strade senza macchine. Non era nulla
di particolarmente impegnato e filosofico. Era soltanto una questione
di pelle, vibrazioni, quel qualcosa di unico che ti possono dare
alcuni luoghi speciali, tutto, ovviamente, soggettivo e personale.
Mi piaceva camminare in quella citta' d'estate o di inverno e passare
le ore davanti agli enormi murales coloratissimi che tagliavano
il grigio/nero dell'orrizonte, guardare le facce dei berlinesi,
grigie come la loro citta'. Entrare in quei negozi di vestiti usati
con quelle camicie pazzesche che sapevano di Berlino in ogni fibra.
Anche cose piu' private. I nostri amici che parlavano quella lingua
pazzesca e noi che li guardavamo senza capire, quella sensazione
di liberta' a tutto campo che ogni tanto ti faceva venire le vertigini.
Vivere finalmente alcune delle cose di cui si parlava tanto. Berlino
e' sempre stata una citta' simbolo e come tale in una Germania "altra"
e' diventata un'altra Berlino, campo di battaglia tra i "destri"
sempre crescenti e i "sinistri" stazionari e con sempre piu' dubbi.
Noi forse la stiamo seguendo con le nostre vite sempre piu' cariche
di incertezze e di strade da seguire. Non so cosa sara' di Berlino
come non so cosa sara' di me. Ripenso a quell'odore di carbone d'inverno
e smog dolciastro d'estate, a quel muro pieno di disegni che tagliava
le strade e i viali, al laboratorio di cuoio di Margit, il garage
di Ike, Ingo che sparava pallini di gomma ai turisti, Detta che
spillava birre all' Ex, Marie che ti dava un mega fruhstuck per
10 marchi, i concerti al Blockshock, i Toten Hosen al Nox, i viaggi
in metro senza biglietti e ... "attenti ai controllini!", la piscina
di Yorkstrasse alle 8 di mattina, le manifestaioni ai Kudam, i lacrimogeni
al concerto dei C.C.M., fare mattina tutti i giorni... Grazie Uska
(G.P. 20.2.92)
Il
disegno della copertina di questo disco ha un preciso significato.
Ci sembra giusto che a spiegarlo sia lo stesso disegnatore che l'ha
realizzato. Troverete percio' rportato qui sotto, il testo della
lettera che il buon Magi ci ha inviato insieme al suo lavoro. Per
la grafica si sono "adoperati": Disegno copertina: Magi.
Ritratti Kina: Andrea Beccio. Computer grafica: Otrotroc. Foto rerto
copertina: "Muro di Berlino", Febbraio '90, Gianpiero.
Foto sfondo busta interna: "Der Kuckuck", luglio '84,
Gianpiero. Foto busta interna: "Kina in concerto al KOB di
Berlino", 14/7/84, Ike e Margit.
Lettera
di Magi: Carissimo
Sergio, eccomi di rimando con il lavoro di "NESSUNO SCHEMA...".
Ho cercato di interpretare a mio modo la tua idea iniziale di suggerimento
con le due vignette inviatemi; sperando che vi soddisfi. Ho puntato
sulla semplicità e l'immediatezza grafica; infatti si tratta di
un disegno al tratto con soli due colori. L'idea credo sia facilmente
intuibile: LE FORBICI come nuovo strumento SIMBOLICO di LOTTA contro
qualsiasi forma sistema di CONDIZIONAMENTO (vorrei proporvele come
SIMBOLO per eventuali altri LAVORI), al fine quindi di NEUTRALIZZARE
nella propria VITA qualsiasi SCHEMA (NESSUNO SCHEMA APPUNTO ...!).
Il ragazzo seduto di spalle, vittima di una SOCIETA' CONDIZIONATRICE
(la sua testa sostituita da un TERMINALE o MONITOR TV) raggiunge
la propria LIBERAZIONE tagliando i collegamenti innestati nella
sua TESTA CATODICA con le forbici, sfuggendo così dagli SCHEMI IMPOSTI
dalla "GRANDE MACCHINA"... Un tema alla 1984 quindi! Fatemi
sapere se vi e' tutto chiaro, eventualmente per telefono (0532/63500).
Un grosso saluto dalla nebbiosa Ferrara, in bocca al lupo, Buon
Natale, Buon Anno a tutti nella speranza di un MONDO MIGLIORE ...
insomma statemi bene tutti
CIAO MAGI
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Bagliore
accecante
Solo pensieri
Messaggi
Teleimmissione
Vivere odio
Vita sprecata
Nessuno schema
Basta
Senza pensare
Farse
Questa e' la
ristampa su vinile dell'omonima cassetta autoprodotta uscita nel
1984. Sono pezzi scritti nell'arco di poco piu' di un anno, molti
dei quali, riregistrati in uno studio vero, finiscono l'anno seguente
sull' LP "Irreale Realta'". Dal Marzo '84, quando furono registrati
questi brani, in una stalla dove i Kina provavano (e dove provano
tuttora), sono passati circa 10 anni. Ora noi ve li proponiamo in
questo formato . Il nastro originale e' stato riequalizzato nei
giorni 7/8 marzo 1992 al Synergy studio di Beppe Crovella con l'aiuto
di Pippo (che botta!!).Non abbiamo voluto fare un "ripescaggio da
preistoria". Questo e' un piccolo cerchio che si chiude. Un piccolo
cerchio racchiuso in altri cerchi piu' grandi e che a sua volta
ne contiene tanti altri piu' piccoli. Questo e' il piccolo cerchio
di Giampiero, Alberto, Sergio: dei Kina 1984
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